sabato 9 giugno 2012

Una volta per tutti una proposta di legge popolare sbagliata e controproducente proposta da sinistra (Sel) e non solo (Idv) sessista fin nel titolo e discriminatoria per le persone omosessuali alle quali non riconosce il matrimonio ma una misera civil parnteship.


Normalmente sono molto critico  con chi esprime opinioni senza conoscere bene i fatti.

Ma questa volta la questione in campo mi sembra talmente importante che correrò il rischio esprimendo i miei dubbi e le mie paure prima di essere a conoscenza dei dettagli.

Questo quello che so, so far.

Il Padova Pride Village lancia la campagna nazionale Una volta per Tutti, una campagna di raccolta firme che durerà 6 mesi per una legge di iniziativa popolare per il riconoscimento in Italia delle unioni civili, senza alcuna discriminazione di genere con il sostegno di Ben&Jerry’s, azienda internazionale di gelati.

Un’unica proposta di legge sviluppata su tre livelli che chiede al Parlamento italiano il riconoscimento di:

        garanzie e tutele minime alle coppie di fatto, siano esse eterosessuali ed omosessuali, che non possono, o non vogliono, accedere ad alcun istituto giuridico.

        un istituto giuridico intermedio per il riconoscimento delle coppie che convivono, sulla base della loro vita affettiva, che estenda loro e ai lori figli tutele e garanzie 

    un ulteriore istituto giuridico che tuteli le coppie omosessuali sul modello della Civil Partnership Act inglese, come già avviene in altri paesi europei tra cui Germania e Regno Unito.

I dati che ho riportato li ho presi dalla cartella stampa scaricabarile dal sito

interpolandoli con quelli che si trovano direttamente sul sito www.unavoltapertutti.it 

Sin dal nome c'è qualcosa che non mi convince in questa campagna.

Una volta per tutti accorda al maschile quel tutti che grammaticalmente dovrebbe essere al femminile.
In quel tutti dobbiamo riconoscerci tutte e tutti, donne e uomini.


Insomma una campagna il cui stesso titolo gronda di maschilismo usando un maschile plurale per indicare tutte le donne e tutti gli uomini.

Complimenti alle creative e ai creativi della campagna. .


Se leggiamo poi le dichiarazioni dell'ala commerciale della campagna, la  Ben&Jerry’s, azienda internazionale di gelati c'è da mettersi le mani nei capelli.
Sempre nella cartella stampa si legge:

L’azienda supporta la campagna con la convinzione “che l’amore tra due persone, indipendentemente dal loro orientamento sessuale, vada sempre tutelato e protetto.
I neretti, diversi da quelli del testo originale, sono miei.

Questa frase è ridicolmente discriminatoria.

Invece di dire che l’amore tra due persone è amore, indipendentemente dal loro sesso (assortimento sessuale) si parla di orientamento sessuale.

Quindi quello che caratterizza il mio amore di uomo per un altro uomo non è il mio appartenere al genere umano ma il mio essere omosessuale (o forse bisex?).

Inutile dire che chi parla male pensa male.

D'altronde l'idea di fondo della campagna è sbagliata e ambigua perchè mette insieme cose che insieme non vanno.

E nasconde questa ambigua associazione dietro un funambolico e surrettizio giro di parole:

garanzie e tutele minime alle coppie di fatto, siano esse eterosessuali ed omosessuali, che non possono, o non vogliono, accedere ad alcun istituto giuridico.

I neretti sono nel testo. Il colore rosso è mio per sottolineare ...l'inganno.

Non possono o non vogliono?


Le coppie etero (=formate da persone di sesso diverso)  possono sposarsi (a meno che non siano ancora coinvolte in matrimoni precedenti, ma esiste il divorzio...).
Se non vogliono sposarsi è perchè non credono al matrimonio ma in qualunque momento cambiano idea possono farlo.


Le coppie omo (=formate da persone dello stesso sesso) non possono sposarsi sia che lo vogliano o no.


L'esigenza che nasce per le coppie di fatto, cioè quelle coppie etero che per i motivi già detti non si sono volute\potute sposare riguarda la tutela di tutta una serie di diritti amministrativi (regolare i rapporti personali e patrimoniali relativi alla loro vita in comune, l'assistenza sanitaria, il subentro nel contratto d’affitto o del mutuo, il trapianto di organi e così via) che non hanno nulla a che fare con le vere e profonde radici del matrimonio e con i motivi per cui le persone omosessuali chiedono di poter accedere a questa istituzione.


Secondo i giuristi e le giuriste che hanno presentatore la campagna
il matrimonio sarebbe una serie di tutele,  diritti ed doveri. Ci si sposa per accedere a una serie di obblighi e vantaggi amministrativi.

Dimenticando così il motivo principale che dà sussistenza al matrimonio. Lo so persino io che di legge non so nulla.

Articolo 29 della Costituzione Italiana

La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio.

Il matrimonio è ordinato sull'uguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell'unità familiare.

Se la famiglia è fondata su matrimonio si tratterrà di qualcosa di più delle  tutele, i diritti ed i doveri, no?

Forse si tratta del riconoscimento pubblico che quelle due persone costituiscono famiglia,  la cellula base della società così come considerata dalla Costituzione.

Invece come al solito è solo la sfera privata che passa in questa campagna, a anche guardando il  PESSIMO spot che è stato prodotto dove funambolicamente si mettono insieme coppie etero CHE POSSONO SPOSARSI  con coppie OMO CHE NON POSSONO SPOSARSI dribblando tra il posso voglio non voglio dimenticandosi del NON POSSO...



La vita di coppia è sempre e solo privata, fatta di vita insieme in casa, comprata insieme, dove non c'è vita verso l'esterno, verso la società, quella alla quale si chiede il riconoscimento della legittimità della propria unione proprio attraverso quel matrimonio cui le persone di sesso diverso possono accedere.

Non si tratta di sviste ma di una precisa strategia politica che non è affatto di sinistra nonostante tra i firmatari ci siano ben due nomi di spicco di SEL (cosa per la quale non rinnoverò la mia tessera al partito...) ma discriminatoria e filovaticana.


Firmatari di Una volta per Tutti, tra gli altri, la parlamentare Anna Paola Concia del Partito Democratico, Vladimir Luxuria, attrice e scrittrice, Aurelio Mancuso, presidente Equality Italia, Monica Cerutti, della segreteria nazionale di Sinistra Ecologia e Libertà, Rudi Russo, membro esecutivo Italia dei Valori, Gennaro Migliore di Sinistra Ecologia e Libertà, Franco Grillini, responsabile diritti civili Italia dei Valori, i brand manager e brand director di Ben&Jerry’s, Tommaso Vitali e Jochanan Senf, la scrittrice e attrice Lella Costa, Ministro del Governo Prodi per i Diritti e le Pari Opportunità, Barbara Pollastrini.
Noto, en passant, di nuovo l'uso al maschile di Ministro per una donna.
Ma si sa. l'antisessismo della lingua non è di casa in Italia nemmeno  a sinistra.

Con un istituto giuridico diverso dal matrimonio come può la mia unione essere riconosciuta  come famiglia allo stesso modo di quella etero?

Se quello che come persone omosessuali ci accomuna è la discriminazione basta sull'orientamento sessuale una legge ad hoc solo per noi non continua a discriminarci forse, riconoscendoci dei diritti diversi da quelli degli altri uomini e delle altre donne?


Insomma come posso sentirmi uguale agli altri cittadini e alle altre cittadine se non mi viene riconosciuto il diritto di accedere allo stesso matrimonio ma si crea invece un istituto giuridico diverso e ad hoc? Diversa in che? E soprattutto, diverso perchè?

Se questa proposta di legge pensasse solo a un istituto giuridico per il riconoscimento delle coppie che convivono, sulla base della loro vita affettiva, che estenda loro e ai lori figli tutele e garanzie 


la legge sarebbe stata buona  e giusta.

Ma unire a questa legge una legge per il matrimonio tra froci e lesbiche beh vuol dire rinunciare a priori ad aprire il matrimonio, l'unico che esiste, anche alle coppie dello stesso sesso.



A voler essere anche solo pragmatici, in un paese che non è riuscito a votare quell'obbrobrio dei dico con un governo di centro sinistra come si può credere che l'attuale parlamento, ma anche quello prossimo, siano in grado di legiferare su una Civil Parntership solo per le persone omosessuali quando i diritti di questi cittadini e cittadine non sono nemmeno tutelati con l'estensione della legge Mancino?
Mi piacerebbe che chi ha presentato questa campagna di proposta popolare di legge rispondesse a queste e altre domande fatte da chi è più bravo di me con la legge e le leggi.

Che ci spiegassero come pensano che queste tre leggi, se mai venissero promulgate possano davvero aiutare le coppie di fatto etero e omo e le persone che vogliono vedersi pubblicamente riconosciute come FAMIGLIE.


E quanto queste leggi non servano a loro a darsi lustro e visibilità senza dare davvero fastidio ai poteri forti, Vaticano in testa. 

Cambiando tutto perchè tutto resti com'è.


A queste persone, a questa campagna, a questa raccolta di firme, IO DICO NO.


La settimana della cultura arcobaleno la proposta culturale romana di Arcigay, Arcilesbica, Azione Trans, Di'Gay Project, Gay Center, Gay Lib




SETTIMANA DELLA CULTURA ARCOBALENO

Incontri e confronti  tra la comunità LGBT e la città di Roma
Dall’11 al 16 giugno 2012 al Teatro India (Lungotevere Vittorio Gassman, 1)
e il 22 giugno a piazza Farnese


* * * * * PROGRAMMA * * * * *

PUZZLE (http://www.facebook.com/events/317452474996858/)
Collettiva delle artiste Valentina Reale, Marianna Adel Labib,
Angela Infante, Giulia Cacciuttolo, Naomi Collura.
A cura di Esther Ascione e Roberto Stocco.

I PURI E GLI IMPURI
Azzurra Primavera espone le sue foto del World Pride del 2000 a Roma.

PATANE' TI GUARDA
Lucia Patanè espone le sue foto sul Pride.

PRIDE WALL

Opera collettiva, realizzata dei visitatori con i loro ricordi dei Pride, per condividere testimonianze, foto, pensieri, proposte.

***LUNEDì 11 GIUGNO ***
http://www.facebook.com/events/376523555730579/

OMOSESSUALITÀ, FAMIGLIA, RELIGIONE


19.00 - Apertura a cura di Roberto Stocco (Arcigay)

19.30 - Presentazione di “Hello daddy!” di Claudio Rossi
Marcelli. Sarà presente l’autore.
Partecipano al dibattito:
- Chiara Lalli, filosofa, autrice del libro "Buoni genitori. Storie di mamme e papà gay"
- Fabio Annicchiarico, psicologo e psicoterapeuta dell'età evolutiva
- Andrea Rubera, Nuova Proposta
Modera: Luca Telese, giornalista (Il Fatto Quotidiano)

22.00 - Spettacolo teatrale "Il gelo in una stanza" di Flavio Mazzini

*** MARTEDì 12 GIUGNO ***

http://www.facebook.com/events/377503102297479/

INTERSESSUALITA’, ETA’ EVOLUTIVA, IDENTITA’, ORIENTAMENTO: DISAGIO, DISCRIMINAZIONE E PREGIUDIZIO


19.00 - Apertura a cura di Francesca Busdraghi (Azione Trans)

19.30 - Dibattito con:
- Luca Trappolin, ricercatore in Sociologia, Dipartimento di Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia applicata (FiSPPA - Università degli Studi di Padova)
- Vittorio Lingiardi, professore ordinario di Psicologia Dinamica (La Sapienza Università di Roma)
- Matteo Villanova, Presidente dell'OLTREE (Osservatorio Laboratorio Tutela Rispetto Emozionale Età Evolutiva - Roma Tre)
- Michela Balocchi, sociologa, Consultorio Transgenere (Università di Firenze)
- Maria Ciccopiedi, psicologa, psicoterapeuta, criminologa
- Massimiliano Monnanni, Direttore dell'UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali)
Modera: Guido Allegrezza, Coordinamento Arcobaleno

22.00 - Spettacolo teatrale "La may way del baco da seta" di M. Cantarelli, C. Cucinotta, F. Rosetti

*** MERCOLEDì 13 GIUGNO ***
http://www.facebook.com/events/369525239762537/

READING DELL’INEDITO
19.00 - Apertura a cura di Daniele Priori (Gay Lib)

19.30 reading delle opere vincitrici del concorso “Inediti”
e dibattito con gli autori.
Moderano:
Delia Vaccarello, giornalista e scrittrice
Pasquale Quaranta, giornalista

22.00 - Proiezione del film "La Kriptonite nella borsa" di Ivan Cotroneo. Sarà presente il regista.

*** GIOVEDì 14 GIUGNO ***
http://www.facebook.com/events/247673655332285/

19.00 - Apertura a cura di Imma Battaglia (Di’Gay Project)
19.30 - Presentazione del libro “La vera storia dei miei capelli bianchi” di Paola Concia con Maria Teresa Meli. Saranno presenti le le autrici.

FEMMINCIDIO: LE RADICI SOCIOCULTURALI DELLA VIOLENZA SULLE DONNE


20.30 - Dibattito con:
- Giuliana Ruoti, Arcilesbica Roma
- Edda Billi, Presidente AFFI (Associazione Federativa Femminista Internazionale)
- Antonella Montano, psicoterapeuta, direttrice Istituto A.T.Beck
- Imma Battaglia, Di'Gay Project
- Fabrizia Giuliani, Se non ora quando
Modera: Lucia Caponera, Arcilesbica Roma

22.30 - Proiezione del documentario "L’altra altra metà del cielo... continua" di Laura Annibali

*** VENERDì 15 GIUGNO ***

http://www.facebook.com/events/340122989393834/

HIV: VITA QUOTIDIANA E CARCERE
19.00 - Apertura a cura di Eugenia Milozzi (Arcilesbica Roma)

19.30 - Dibattito con:
- Adriana Ammassari, infettivologa (INMI L. Spallanzani)
- Antonella Cingolani, infettivologa (Policlinico A.Gemelli)
- Angela Infante, Arcilesbica Roma, Counsellor Malattie Infettive (Policlinico Tor Vergata)
- Eugenia Milozzi, Presidente Arcilesbica Roma, consulente medico Gay Help Line
Modera: Giancarlo Condoleo, Lila

22.00 - Spettacolo teatrale "Koroibos, il dopato di Olimpia" di Gennaro Francione
http://www.facebook.com/events/363091487079821/

*** SABATO 16 GIUGNO ***

http://www.facebook.com/events/457643754261775/

I DIRITTI DELLE PERSONE ARCOBALENO AL TEMPO DELLA CRISI

18.00 - Apertura di Fabrizio Marrazzo (Gay Center)

18.30 - Ddibattito con:
- Francesco Bilotta, docente di Diritti Privato (Università di Udine), Avvocatura per i diritti LGBT - Rete Lenford
- Marco Gattuso, giudice del Tribunale di Reggio Emilia
- Carlo D'Ippoliti, ricercatore di Economia (La Sapienza Università di Roma)
- Susanna Lollini, avvocata
- Francesca Busdraghi, Azione Trans
- Salvatore Marra, CGIL Roma e Lazio (Ufficio Nuovi Diritti)
Modera da Massimo Dotto, avvocato civilista

I GIOVANI DEL MOVIMENTO ARCOBALENO: IERI, OGGI, DOMANI
21.30 - Dibattito con
i giovani delle associazioni arcobaleno di Roma
Alice Troise, Gruppo Giovani Glbti* di Firenze
Modera: Renato Mari, Di'Gay Project

*** Gli eventi si terranno negli spazi aperti del Teatro India (nell''Indiateca in caso di pioggia)***


Si presenta così la prima settimana di cultura lgbt (senza q e senza i) di Roma organizzata dalle associazioni del Coordinamento Arcobaleno che non ha ancora un sito dedicato ma solo una pagina facebook, composto dalle associazioni Arcigay, Arcilesbica, Azione Trans, Di'Gay Project, Gay Center, Gay Lib.

Una iniziativa importante e anomala nel panorama italiano fatta "segretamente" in "alternativa" al Pride park degli organizzatori del Pride di Roma 2012 che quest'anno,
come ho già avuto modo di dire si tiene per soli 3 giorni dal 15 al 19 Giugno a Villa Gordiani.

Più attività lgbt nella Capitale, anche in contemporanea, si chiamano pluralismo, ma possono essere viste anche come concorrenza che, tra forze antagoniste che vogliono rivendicare i diritti di una minoranza, forse non è proprio il massimo, politicamente parlando.
D'altronde anche volendo andare a entrambe le manifestazioni tra le serate al centralissimo teatro India e quelle alla decentratissima villa Gordiani credo che i due eventi possano avere un loro pubblico senza rubarselo a vicenda.

I temi trattati alla Settimana arcobaleno sono molto interessanti d'ampio respiro e da seguire tutti.

Purtroppo per motivi personali (venerdì 15 trasloco) non potrò seguire tutte le sere e rendicontarvene. Farò quel che potrò.


Quel che voglio notare ora, senza polemica e senza voler essere distruttivo, ma anzi dando il mio piccolo contributo di esperto in pregiudizi e stereotipi è il linguaggio usato nel descrivere e presentare questi eventi che risente di un profondo maschilismo e patriarcato, talmente radicato ancora nella società e nelle nostre menti tutte, da non essere stato notato nemmeno da chi della lotta ai pregiudizi e alla discriminazione ne ha fatto il proprio lavoro politico.
L'idea di usare i colori rainbow per distinguere ogni serata è efficace ed elegante.

Infatti così vengono presentate le varie serate nel comunicato stampa, che ho preso dal sito di di gay project una delle associazioni promotrici.
 Comunicato stampa
SETTIMANA DELLA CULTURA ARCOBALENO
Incontri e confronti  tra la comunità LGBT e la città di Roma
Dall’11 al 16 giugno 2012 al Teatro India (Lungotevere Vittorio Gassman, 1) e il 22 giugno a piazza Farnese

E’ dedicata a tutti i colori della bandiera Rainbow, simbolo internazionale LGBT, la Settimana della Cultura Arcobaleno, organizzata per la prima volta dalle associazioni del Coordinamento Arcobaleno (Arcigay, Arcilesbica, Azione Trans, Di'Gay Project, Gay Center, Gay Lib), impegnate insieme nella realizzazione di un evento, ad ingresso libero, che rappresenta un importante momento di sintesi politica e artistica nell’azione del movimento, e che mira a contaminare uno spazio all’interno della nostra città – individuato nella suggestiva e accogliente cornice del Teatro India – per confrontarci sui temi di riferimento della comunità LGBT.
L’obiettivo è invitare e coinvolgere tutta la società civile attraverso un percorso di intrattenimento piacevole e stimolante costellato di performance artistiche, dibattiti e presentazioni di libri, declinati in un articolato programma culturale. A curare l'allestimento della manifestazione, che ha ricevuto il patrocinio dell'Assessorato alla Cultura, Arte e Sport della Regione Lazio, della Provincia di Roma e dell'Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico di Roma Capitale, provvederà l’organizzazione del Gay Village.

Dall’11 al 16 giugno, a partire dalle ore 19.00 (sabato dalle ore 18.00), i giorni della Settimana Arcobaleno si tingeranno dei colori della bandiera Rainbow, ciascuno associato ad un tema specifico: colori che nella simbologia rappresentano la diversità e la mescolanza e che trovano la loro sintesi nel bianco - simbolo dell’annullamento delle differenze - cui è dedicato l’ultimo giorno della manifestazione, riservato ad uno straordinario concerto a piazza Farnese.

PROGRAMMA

Lunedì 11 verrà dedicato al colore ROSSO e al tema “Omosessualità, famiglia, religione”, attraverso un dibattito che inizierà dalla presentazione del libro “Hello daddy!” di Claudio Rossi Marcelli e vedrà la partecipazione della filosofa e scrittrice Chiara Lalli, di Fabio Annicchiarico, psicologo dell’età evolutiva e di Andrea Rubera di Nuova Proposta, moderati dal giornalista de 'Il Fatto Quotidiano', Luca Telese.

Martedì 12 si tingerà di ARANCIONE e la discussione si impernierà su “Intersessualità, età evolutiva, identità, orientamenti: disagio, discriminazione e pregiudizio”, con importanti studiosi come i sociologi Luca Trappolin e Michela Balocchi, gli psichiatri Vittorio Lingiardi e Matteo Villanova e la psicologa e psicoterapeuta Maria Ciccopiedi. Ospite del dibattito anche Masimiliano Monnanni, Direttore dell'UNAR, che presenterà i risultati della prima indagine ISTAT sull'omofobia in Italia.

Mercoledì 13, serata all'insegna del GIALLO, sarà interamente incentrata sul “Concorso e reading degli inediti”, nato da un'idea della giornalista Delia Vaccarello, e mirato a premiare romanzi, novelle e racconti nel cassetto a tema libero che attendono ancora di essere conosciuti. I più interessanti, previa valutazione della giuria formata da Delia Vaccarello e Pasquale Quaranta, verranno selezionati per una lettura collettiva.

Giovedì 14, VERDE, è dedicato invece alle donne e al tema “Femminicidio: le radici socioculturali della violenza sulle donne”, dibattito che prenderà spunto dalla presentazione del libro “La vera storia dei miei capelli bianchi” di Paola Concia e Maria Teresa Meli e proseguirà con un dibattito cui presenzieranno la leader storica del movimento lesbo-femminista Edda Billi, la psicoterapeuta Antonella Montano, Imma Battaglia, presidente di Di'Gay Project, Fabrizia Giuliani di 'Se non ora quando' e Giuliana Ruoti di Ariclesbica Roma.

Venerdì 15, serata all'insegna dell'AZZURRO a, verterà sul tema “HIV: vita quotidiana e carcere” con la partecipazione delle infettivologhe Adriana Ammassari dell'Istituto Spallanzani e Antonella Cingolani del Policlinico Gemelli, Angela Infante, counsellor Malattie Infettive del Policlinico di Tor Vergata, Angiolo Marroni, garante dei Diritti dei Detenuti della Regione Lazio, ed Eugenia Milozzi, consulente medico della Gay Help Line e presidente di Arcilesbica Roma.

Sabato 16 è infine dedicato al colore VIOLA e vuole affacciarsi sul futuro con due dibattiti: il primo su “I diritti della comunità arcobaleno al tempo della crisi”, che coinvolgerà Francesco Bilotta di Avvocatura per i Diritti LGBT - Rete Lenford, Carlo D'Ippoliti, ricercatore di Economia, il giudice Marco Gattuso, l'avvocato Susanna Lollini, Francesca Busdraghi di Azione Trans e Salvatore Marra, della CGIL (Ufficio Nuovi Diritti); il secondo su “I giovani della comunità arcobaleno: ieri, oggi, domani”, che vedrà coinvolti i rappresentanti dei gruppi giovanili delle associazioni arcobaleno romane e Alice Troise del Gruppo Giovani Glbti* di Firenze.

A rendere spumeggiante la Settimana si susseguiranno, oltre ai dibattiti, appuntamenti di cinema (con “La kriptonite nella borsa” di Ivan Cotroneo e “L'altra altra metà del cielo... continua” di Laura Annibali) e di teatro (“Il gelo in una stanza” di Flavio Mazzini, “La my way del baco da seta” di Cantarelli, Rosetti, Cucinotta, “Koroibos, il dopato di Olimpia” di Gennaro Francione), oltre a gradevoli aperitivi e momenti conviviali, con magnifica musica in sottofondo, mirabilmente orchestrati dal bar del Teatro India.

Ad accogliere gli ospiti, oltre ai volontari delle associazioni, che avranno a disposizione stand dedicati alle proprie attività, saranno le opere di Puzzle, una collettiva delle artiste Valentia Reale, Marianna Adel Labib, Angela Infante, Giulia Cacciuttolo e Naomi Collura, e le immagini delle mostre fotografiche di Azzurra Primavera e Lucia Patanè dedicate al Pride, che verranno disposte su un evocativo e gioioso muro amarcord, il Pride Wall, sul quale anche i visitatori potranno esporre i propri ricordi di quell’ormai lontano e ineguagliabile evento.

“Ci auguriamo - sottolineano gli organizzatori - che da questa settimana di colori e da questa fruizione alternativa di uno spazio pubblico possa ripartire non solo il dibattito al’interno del movimento lgbt, ma soprattutto possa scaturire un nuovo impegno dell’associazionismo al servizio della società, soprattutto alla luce di una crisi che sta costringendo tutti noi a complesse riflessioni sulla centralità dei diritti nella vita delle persone. E sono proprio le persone - e non le ideologie, le appartenenze, le categorie, gli steccati - che vorremmo porre di nuovo al centro del nostro sistema di valori. E’ questo il momento di rielaborare l’universo concettuale collettivo, dal punto di vista delle nostre multicolori differenze e delle nostre multiformi unicità: ma sempre con una visione unitaria e aperta al confronto che ha come obiettivo condiviso e auspicato quello di uscire da questa empasse economica, politica e sociale, per riappropriarci – insieme – di tutti i colori del nostro futuro”.


Trovo agghiacciante però quella metafora sui colori che nella simbologia rappresentano la diversità e la mescolanza e che trovano la loro sintesi nel bianco - simbolo dell’annullamento delle differenze - cui è dedicato l’ultimo giorno della manifestazione, che si chiuderà con un concerto a piazza Farnese.


Annullamento delle differenze mi sa tanto di totalitarismo nazi-comunista, dove siamo tutti uguali per decreto statale.
Io non sono uguale ad altri gay o altre lesbiche figuriamoci se mi sento uguale alle persone etero o alle persone trans.
Si tratta certamente di una metafora sfuggita di mano perchè la settimana arcobaleno non è stata certo pensata per la cancellazione delle individualità.

Però, a essere maligni, l'idea di società multiculturale (meticcia) è un concetto di sinistra mentre nel coordinamento c'è gay lib che sta proprio su altre posizioni, nel cui sito, detto per inciso, della Settimana Arcobaleno, so far, non c'è traccia, così come su quello di Azione trans  che però, a differenza di Gay Lib aggiornato alle ultime ecolalie di Oliari - sospendere il pride di Bologna per via del terremoto, Dario Accolla è insomma in ottima compagnia...-, è fermo al 2010...

Nei siti di tutte le altre associazioni facente parti del coordinamento invece alla settimana viene dato ampio riscontro.

Fa davvero piacere leggere nel documento di presentazione della Settimana sono proprio le persone - e non le ideologie, le appartenenze, le categorie, gli steccati - che vorremmo porre di nuovo al centro del nostro sistema di valori. E’ questo il
momento di rielaborare l’universo concettuale collettivo, dal punto di vista delle nostre multicolori differenze e delle nostre multiformi unicità: ma sempre con una visione unitaria e aperta al confronto che ha come obiettivo condiviso e auspicato quello di uscire da questa empasse economica, politica e sociale, per riappropriarci – insieme – di tutti i colori del nostro futuro.


Purtroppo però nel comunicato stesso l'intenzione di rielaborare l’ universo concettuale collettivo, dal punto di vista delle nostre multicolori differenze e delle nostre multiformi unicità non è agito visto che il comunicato è banalmente sessista.

Dove banalmente non vuole sminuire la gravità del suo essere sessita e maschilista ma sottolineare come su poteva approntare facilmente un comunicato di altro respiro.

Scorrendo il programma si notar il sessismo, per esempio, addirittura nel titolo di uno dei due incontri di sabato, I giovani della comunità arcobaleno: ieri, oggi, domani accordato solo al maschile, che si poteva risolvere sostituendo il sostantivo maschile

giovani col sostantivo gioventù (oltre al classico i giovani le giovani).

Altri esempi sessisti e maschilisti sono presenti qua e là nella descrizione dei partecipanti ai dibattiti:

con importanti studiosi come i sociologi Luca Trappolin e Michela Balocchi

non solo accordato al maschile ma con l'uomo che precede la donna che può diventare benissimo
con importanti studiose e studiosi come Michela Balocchi e il sociologo Luca Trappolin

Altri esempi:

Ad accogliere gli ospiti, oltre ai volontari delle associazioni

sempre e solo accordati al maschile... che si possono sostituire con

le ospiti e gli ospiti e le volontarie e i volontari.

così come, poco dopo,

sul quale anche i visitatori


o

sottolineano gli organizzatori

per i quali non suggerisco le ovvie modifiche da apportare.

Come ho specificato nella lettera che ho scritto in mailing list quando mi è arrivato il programma, ribadisco qui che se noto questi orrori non è per pignoleria ma perché sono convinto che una lingua meno sessista e maschilista si possa e si debba praticare, pur
considerando questi piccoli accorgimenti un primo timido segno della volontà di muoversi in questa direzione.

In mailing invece non ho ottenuto risposta, segno evidente che l'argomento non viene considerato così importante. Solo Michela Balocchi mi ha scritto (su Faccialibro) raccontandomi della sua stanchezza di una lotta senza fine per modificare tanti scritti tutti

colpiti dallo stesso maschilismo.

Questo era un contributo che avrei dato molto volentieri al Coordinamento, anche gratis.
Mi spiace che tra le persone delle associazioni che hanno organizzato questa Settimana della Cultura Arcobaleno a nessuna sia venuto in mente di sottoporre il testo per de-sessisticheggiarlo (lo so è un neologismo orrendo non lo userò mai più) non dico necessariamente a me, ci sono tantissime altre persone che potevano farlo, molto
meglio di me, ma vedo che nessuno lo ha fatto, allora mi propongo ufficialmente come revisore antisessista dei testi di presentazione!

Così oltre ad accusarmi di essere passato al nemico (io di sinistra che clicco mi piace su faccialibro alla partecipazione di Imma Battaglia!),  di aver rubato il nome del mio blog a Mario Mieli (niente diritto di citazione in certe menti...) adesso potete anche accusarmi di farmi pubblicità!

Buona settimana della cultura arcobaleno a tutte!

E basta.

E non è un'allusione maligna (e sbagliata) all'orientamento sessuale maschile.

E' un esperimento che voglio fare per vedere se ad usare il femminile come genere universale i maschietti (magari gli stessi che criticano il mio spirito antisessista) si risentono...