venerdì 28 marzo 2014

Che cos'è che fa davvero paura alla Chiesa. Su Bagnasco e la teoria del gender nella vulgata vaticana

Bagnasco, presidente della CEI,  è tornato a parlare di scuola e famiglia durante la prolusione di apertura del Consiglio permanente dei vescovi nella quale ,dopo aver ribadito il carattere di missione chiave del compito educativo riafferma
la sacrosanta libertà dei genitori nell’educare i figli; il grave dovere della società – a tutti i livelli e forme – di non corrompere i giovani con idee ed esempi che nessun padre e madre vorrebbero per i propri ragazzi; il diritto ad una scuola non ideologica e supina alle mode culturali imposte; la preziosità irrinunciabile e il sostegno concreto alla scuola cattolica.
A parte l'incostituzionalità della richiesta del sostegno concreto alla scuola cattolica visto che l'articolo 33 della nostra Costituzione dice chiaramente che
Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato.

Bagnasco difende la famiglia

“disprezzata e maltrattata”, come ha detto il Papa: commenterei, “disprezzata” sul piano culturale e “maltratta” sul piano politico. Colpisce che la famiglia sia non di rado rappresentata come un capro espiatorio, quasi l’origine dei mali del nostro tempo, anziché il presidio universale di un’umanità migliore e la garanzia di continuità sociale.

dai libri dell'Istituto Beck che dice mentendo,
sono approdati nelle scuole italiane, destinati alle scuole primarie e alle secondarie di primo e secondo grado.
I volumetti, sono sempre e solo stati scaricabili da internet e si rivolgevano al corpo insegnante e non già direttamente al corpo studentesco.

Cosa dà fastidio a Bagnasco di questa iniziativa?

In teoria le tre guide hanno lo scopo di sconfiggere bullismo e discriminazione – cosa giusta –, in realtà mirano a “istillare” (è questo il termine usato) nei bambini preconcetti contro la famiglia, la genitorialità, la fede religiosa, la differenza tra padre e madre…parole dolcissime che sembrano oggi non solo fuori corso, ma persino imbarazzanti, tanto che si tende a eliminarle anche dalle carte.
E' curioso che visto che è la Chiesa è la prima a non riconoscere alle coppie dello stesso sesso la dignità di famiglia sia proprio la Chiesa ad accusare le coppie non etero di avere dei pregiudizi contro la famiglia.

Sarebbe come dire che l'infanzia africana affamata ha dei pregiudizi contro il cibo...
È la lettura ideologica del “genere” – una vera dittatura – che vuole appiattire le diversità, omologare tutto fino a trattare l’identità di uomo e donna come pure astrazioni.
Ecco cosa dà fastidio alla Chiesa che le differenze tra uomo e donna vengano appiattite e le loro identità trattate come pure astrazioni.

Ma quali differenze?

Non le differenze anatomico biologiche, come intende Mancuso che su Gaiaitalia spiega così la teoria del gender: La teoria del gender è assai semplice: oltre a essere uomo o donna, ci si può percepire differenti rispetto al proprio sesso biologico.


Le differenze tra uomo e donna non sono quelle biologiche ma sono quelle dei ruoli di genere, cioè dei compiti che una società assegna  agli uomini e alle donne in base a delle caratteristiche che si pretende siano scritte nei corpi biologici del maschio e della femmina mentre sono determinate culturalmente.

Per capirci vediamo quali sono questo compiti  nel mondo cattolico.

Prendiamo un passo dei Vangeli, la lettera di San Paolo ai Colossesi:
[18]Voi, mogli, state sottomesse ai mariti, come si conviene nel Signore. [19]Voi, mariti, amate le vostre mogli e non inaspritevi con esse. [20]Voi, figli, obbedite ai genitori in tutto; ciò è gradito al Signore. [21]Voi, padri, non esasperate i vostri figli, perché non si scoraggino.
Vorrei chiedere a Bagnasco qual è la posizione ufficiale della Chiesa su questo passo che è in aperto contrasto con la Costituzione italiana nel cui articolo tre si dice
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
Lo so il linguaggio è sessista, ma la Costituzione è stata scritta nel 1946...

Allora viene da chiedersi chi è che fa indottrinamento, se i libretti dell'Istituto Beck o la Chiesa.

La domanda di Bagnasco
Ma i genitori hanno ancora il diritto di educare i propri figli oppure sono stati esautorati? Si è chiesto a loro non solo il parere ma anche l’esplicita autorizzazione?
perde qualunque senso, perchè l'insegnamento della scuola, sia essa pubblica e privata, non può che essere quello della nostra Costituzione.

Nei libri dell'Istitto Beck non si mettono in discussione le differenze biologiche tra maschio e femmina ma si mettono in discussione i ruoli storici cui gli uomini e le donne sono stati obbligati a ottemperare in base a delle presunte differenze biologiche come nei libretti viene spiegato bene.

Tra queste differenze c'è anche quella dell'orientamento sessuale che, a differenza dell'Organizzazione Mondiale della Sanità che riconosce pari dignità a tutti e tre gli orientamenti, la Chiesa pretende come naturale e voluto da Dio solo quello etero, sostenendo che l'orientamento omosessuale è un profondo disordine morale sostenendo l'idea, sbagliata, che la donna sia naturalmente attratta dall'uomo e l'uomo sia naturalmente attratto dalla donna.

La scienza la psicanalisi la storia la politica la carta dei diritti umani, la comunità europea la gente e la società ci dicono che questo non  vero.

Riconoscere dignità a tutti e tre gli orientamenti sessuali non vuol dire distruggere la famiglia tradizionale vuol dire riconoscere la stessa dignità anche alle famiglie non etero proprio come la Costituzione riconosce pari dignità a uomini e donne donne che per esempio hanno potuto votare per la prima volta proprio nel 1946 quando è stata eletta l'assemblea costituente, a differenza del vangelo che vuole la donna sottomessa all'uomo.

La responsabilità è dello Stato italiano che riconosce privilegi e facilitazioni a una religione che discrimina le donne e che è dunque fuori dalla Costituzione.

Ecco di cosa ha paura la Chiesa.

E' ora che noi persone non etero la smettiamo di farci strumentalizzare e restituiamo alla chiesa la sua profonda atavica misoginia e il suo disgustoso stantio riprovevole immorale patriarcato irrazionale e fascista col quale avvelena la società italiana.

Perchè delle due l'una: o si segue san Paolo o si segue la Costituzione italiana. Tertium non datur

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